L'attuale, diffusa indifferenza verso quel che sta succedendo agli afgani, ma in verità - senza che ce ne accorgiamo - anche a noi stessi, ha radici profonde. Anni di sfrenato materialismo hanno ridotto e marginalizzato il
ruolo della morale nella vita della gente, facendo di valori come il danaro, il
successo e il tornaconto personale il solo metro di giudizio. Senza tempo per
fermarsi a riflettere, preso sempre più nell'ingranaggio di una vita altamente
competitiva che lascia sempre meno spazio al privato, l'uomo del benessere e dei
consumi ha come perso la sua capacità di commuoversi e di indignarsi. E' tutto
concentrato su di sé, non ha occhi né cuore per quel che gli succede attorno.