Riflessioni

RIFLESSIONI 07 2016 LA PAROLA MIGLIORE

La Parola migliore del mondo Un Vangelo “diverso” Giorni fa papa Bergoglio, trattando della relazione di Gesù col peccato e i peccatori, ha detto: “Gesù è quello che si è sporcato di più le mani. Gesù è quello che si è sporcato di più. Gesù non era un pulito... Prendeva la gente com’era, non come doveva essere”. È giusto esortare i cristiani ad andare verso i peccatori (tutti siamo davvero peccatori!) per cercare di aiutarli nelle loro necessità morali spirituali. È bene esortare a non restare chiusi in chiesa, barricati in una ipocrita sicurezza morale, lontani dalla realtà immorale della società. Tutto ciò è giusto perché Gesù stesso “è venuto proprio per cercare e salvare ciò che era spiritualmente morto” (Luca 19). Infelice è invece l’affermazione che Gesù “non era pulito”. Il Vangelo dice infatti che Gesù “è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebrei 4). Inesatta è pure l’affermazione che Gesù “prendeva la gente com’era, non come doveva essere”. Gesù incontra il ladro Zaccheo e lo trasforma: Zaccheo dona la metà dei suoi beni ai poveri e restituisce il quadruplo a chi aveva frodato. Gesù incontra la Samaritana e le dice chiaro e tondo che lei, dopo aver avuto cinque mariti, è ora accompagnata con uno che “non è suo marito” (Giovanni 4). Bergoglio ha parlato poi dell’adultera portata davanti a Gesù per essere lapidata. Gesù dapprima non risponde alle accuse dei giudei. Bergoglio dice che “Gesù fa un po’ lo scemo”, perché si mette a scrivere in terra e non risponde. Poi quando nessuno osa condannare la donna, Gesù le dice che neppure lui la condanna. Così, secondo Bergoglio, “Gesù manca... ha mancato la morale... Questo ci fa pensare che non si può parlare di rigidità, di sicurezza della morale, di essere matematici nella morale come la morale del Vangelo”. Ciò è falso e tendenzioso. Infatti Bergoglio non ha citato TUTTA l’ultima frase di Gesù alla donna: “Neppure io ti condanno; VAI E NON PECCARE PIÙ” (Giovanni 8). Citare il Vangelo con frasi a metà significa alterare la Parola di Dio, che è spiritualmente più esatta della matematica. [https://www.youtube.com/watch?v=mmNOvTyDGBs] Vangelo di Sapienza Società dell’apparenza la nostra. Pregiudizio, maldicenza, malignità, invidia la fanno da padroni, con l’ignoranza. “Una donna bella ma senza giudizio, è un anello d’oro nel grifo di un porco” (Proverbi 11). L’estetica priva del criterio che discerne è fango. A molti piace sguazzarci dentro. SAPIENZA – Cristo è la Sapienza di Dio. Ogni sua parola infatti viene dal Padre che gliel’ha detta. Qualche esempio. “Le donne attempate si comportino nel modo che si conviene alla santità, non siano maldicenti... siano maestre di ciò che è buono” (Tito 2). La santità è per credenti in vita, non per i morti. I maldicenti si cercano, si trovano, si danno ragione gli uni gli altri, si alleano. Dire e fare il bene, condursi secondo bontà sono valori veri davanti a Dio. “Ciascuno sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, non nelle passioni e nella libidine (fornicazioni, adultèri)” (1 Tessalonicesi 4). Un giovane si può fidanzare con una donna sposata e prendere la cena del Signore (eucaristia)? Una donna risposata si può accompagnare con un uomo sposato? I tempi sono cambiati? Il Vangelo di Cristo può cambiare? GIUSTIZIA – Peccare è violare la norma di Dio espressa nel Vangelo. Peccare è rigettare Cristo. Dio sa bene che “tutti hanno peccato e sono privi della sua gloria, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, per manifestare la sua giustizia...” (Romani 3). Non è vero che Dio prende la gente così com’è, e non come dev’essere. Dio prende i peccatori per trasformarli in persone di fede ubbidiente. Occorre infatti essere immersi in Cristo (battesimo) dopo aver creduto in Lui ed essersi ravveduti in Lui, per iniziare una vita di giustizia. IGNORANZA - La mancanza di conoscenza genera ignoranza, brutta bestia. Come quella di chi dice che, secondo il Vangelo, un uomo separato dalla moglie può risposarsi senza alcun problema perché il vincolo tra i due non esiste più (!?). Come quella di chi dice che la società è cambiata e che la giovane può passare da un uomo all’altro, e poi “si sistema”. Parlare senza criterio è da ignoranti. La meditazione sul Consiglio di Dio e la preghiera fiduciosa rendono saggi.

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